Festa del Primo Maggio

Partendo dal presupposto che tutti i lavori sono utili, dovremmo cominciare a cambiare l’idea del lavoro che abbiamo avuto sino ad oggi.
Provando ad immaginare il mio mondo migliore, in un’ottica di comunità, vedo l’attività di ognuno volta ad essere un sostentamento reciproco, dove ciascuno fa la sua parte senza secondi fini personali, dove non c’è un interesse economico perché si è trasformato in attività sociale.
Un mondo dove a nessuno manca nulla, senza ricchi o poveri, senza guadagno personale ma solo interesse di tutti. Ciascuno svolge una attività di un certo numero di ore per il bene comune e tutti contribuiscono serenamente.
Si produce cibo e si fornisce, si producono beni e si distribuiscono.
Certo sarebbe una bella crescita personale assumersi la responsabilità del bene comune, senza sfruttatori e furbetti.
Forse dovremo aspettare ancora un po’.. ma so che prima o poi ci arriveremo.
Consiglio a tutti di cercare e vedere il film «Il pianeta verde», ottimo esempio di come siamo e di come potremmo essere.
Buon primo maggio a tutti. 💚

La nostra emotività

Oggi vorrei parlarvi dell’emotività, perché è attraverso questa che noi osserviamo il mondo.

Ogni circostanza che viviamo viene, per così dire, filtrata dal nostro stato d’animo, dalle emozioni di quel preciso del momento.

Rimanendo immersi nell’ascolto di ciò che proviamo è difficile rendersi conto di quanto il nostro sentire incida nella scena che stiamo vivendo.

Se siamo gioiosi, anche un piccolo ostacolo viene visto e affrontato con più leggerezza, ma cosa accade se siamo in una giornata negativa, dove ci sentiamo soli o depressi? Basta un minimo contrattempo per veder precipitare tutta la situazione e ci si lascia affondare in un sentimento di sconforto.

Così si vive in balia delle sensazioni, senza il minimo controllo, o meglio, senza alcuna consapevolezza.

Ma noi possiamo imparare a controllare le nostre emozioni.

Possiamo imparare a essere coscienti di come stiamo vivendo il momento, fermandoci un attimo per respirare e per pensare.

«Ok, è successo questo. Come posso fare per non lasciarmi travolgere?»

Quale emozione abbiamo provato? Rabbia, paura, tristezza? Perché l’abbiamo provata? Senza identificarci nella “vittima” della situazione: «Ecco qui, capitano tutte a me, sono una persona sfortunata, me la sono cercata, mi sta bene!”.

Le cose accadono a prescindere dalla nostra volontà; possiamo comprendere le azioni e le reazioni di tutti i partecipanti solo attraverso l’analisi più realistica dell’avvenimento, come se osservassimo la scena da lontano.

Spesso ci si accorge di aver già vissuto avvenimenti simili. Buffa questa cosa.. «Incontro sempre persone che si comportano così con me..», «Ecco, sempre la stessa storia!»

In genere si tende ad assumere sempre lo stesso comportamento e, per questo, l’avvenimento si ripresenterà e continuerà a ripetersi fino a quando non cambieremo la nostra modalità nel viverlo.

So che può sembrare una impresa difficilissima, ma per esperienza personale posso dirvi che si può raggiungere un equilibrio pressoché costante, tale da non farci più trascinare, in modo altalenante, in alti e bassi.

Si può guardare il mondo con occhi abbastanza neutrali, in modo da gioire per tante piccole cose, per apprezzare ciò che abbiamo e che spesso, presi da rabbia o noia, neppure notiamo.

Si può scegliere e decidere di vivere bene e, così facendo, di far vivere bene le persone che abbiamo attorno in questa meravigliosa esperienza che chiamiamo vita.

Con Amore. 💚

Ricominciamo

Eccomi qui, dopo tanto tempo mi ritrovo davanti alla tastiera pronta a scrivere. Durante questo periodo sono cambiate tantissime cose, o meglio, sono cambiata tantissimo io.

Se ripenso alla me di due, tre anni fa, la vedo come se fosse un ricordo di una vita precedente. Per tutti è stato un periodo intenso e siamo stati messi alla prova da situazioni nuove e travolgenti, ma ora siamo qui.

Cosa mi porto dentro? Cosa ho imparato da questo periodo?

Sicuramente ho imparato che vivere lontani dalle persone che ami è faticoso, ma che non toglie nulla all’amore.

Mio figlio, ormai da molti mesi, lavora in Canada; la distanza è enorme e rende complicato e oneroso affrontare un viaggio per passare un po’ di tempo insieme. L’unica modalità di contatto è il messaggino che, giornalmente, compatibilmente alla differenza di orario (lì sono 9 ore indietro rispetto a Roma), augura il «buon pomeriggio» o la «buonanotte» e, a volte, qualche videochiamata alla sera. In realtà, le modalità erano più o meno le stesse anche quando viveva a Roma; solo al posto della videochiamata, a volte riuscivamo a vederci per una cena o una pizza.

Questa lontananza ha reso lui totalmente autonomo e me consapevole che l’amore è oltre tutto, oltre la distanza fisica, oltre la distanza emotiva e sicuramente oltre la vita.

È lo stesso amore che provo per i miei genitori e per tutte le persone a me care che ora sono oltre il velo, un velo sottilissimo che apparentemente ci separa, ma che invece nulla può fare per impedire all’amore di unirci.

Questo pensiero mi fa sorridere, con tenerezza, dolcezza, totale apertura del cuore.

La seconda cosa che ho imparato riguarda il mio modo di interagire con il mondo. Incredibile come sia avvenuto un clic che mi permette ora di vedere le dinamiche dei rapporti interpersonali in modo diverso, come se le osservassi dall’esterno, in modo più neutro, più oggettivo, ma sempre guidata da una emozione positiva.

Questa modalità è fantastica.

È la dimostrazione di come la nostra emotività governi le nostre giornate. Sta a noi scegliere come viverle. Tutto ciò che accade è neutro, in genere si tende a vedere, e spesso amplificare, l’aspetto negativo, ma è possibile anche vedere quello positivo. Ma di questo ne parlerò meglio prossimamente!

Un abbraccio!

Siamo tutti “mamme”

Oggi sono qui per fare gli auguri a tutti noi, donne e uomini di qualsiasi età.

Si festeggia l’idea del concepire, del generare, dare alla luce e crescere; ogni volta che abbiamo una idea o un progetto, qualcosa che ci piacerebbe “realizzare” (far divenire reale), siamo “madri”.

E non a caso utilizziamo termini come concepire una idea, cullare una idea, un progetto, vederlo nascere e poi vederlo crescere; chiunque di noi, dal più piccolo al più grande, ha e avrà progetti o idee da far nascere. È l’amore che mettiamo nell’attuarlo che oggi si festeggia.

Per questo motivo, auguro a tutti voi di concepire e veder nascere il vostro progetto più bello, che vi renda orgogliosi e fieri di voi stessi e di ciò che avete generato.

Buona festa della mamma a tutti! 💚

«Giustizia» o «Giustezza»

Stamattina, durante una passeggiata nel verde con Senna, il mio cane, all’improvviso mi sono venute in mente queste due parole: «Giustizia» e «Giustezza».

Apparentemente sembrerebbero sinonimi, ma, cercando su Google la differenza, mi è uscita questa spiegazione:

«E‘ chiaro che la differenza sta nell’accezione di giustezza, che nel secondo caso diventa giustizia. … Nel primo caso si riferisce al nostro aspetto razionale, nel secondo al complesso dei nostri valori morali.»

Wow!! Però..

Per me, la giustezza è l’astrazione del concetto, è il «giusto», a prescindere dall’interpretazione umana, la giustizia, invece, risente del luogo, delle leggi, dell’epoca e della morale corrispondente. Era morale nel 1692 mandare al rogo che si riteneva una strega? Probabilmente sì, altrimenti ci sarebbe stata una rivolta popolare per impedirlo o farlo smettere.  Ma è stato «giusto» farlo? Bella domanda..

Durante le guerre sante, vennero commesse atrocità degne dei peggiori terroristi, e pensare che furono spronate dalla Chiesa, quindi, da chi, in teoria, rappresentava Gesù e l’Amore puro. È stato morale?

Celebrare con monumenti o statue i grandi comandanti per le loro gesta da conquistatori è stato ed è veramente da considerare moralmente corretto? Li consideriamo idoli, ma le popolazioni invase, e le loro terre devastate, sono d’accordo? E’ stato realmente morale farlo?

A volte, quando proviamo sulla nostra pelle una «ingiustizia», saremmo disposti ad oltrepassare ogni limite, per ottenere «giustizia», ma sarebbe anche «giustezza»?

Tempi strani i nostri..

Secondo voi, potremmo provare a guardare i fatti con gli occhi colmi di «giustezza» almeno per un giorno? chissà.. potremmo scoprire una giustizia poco «giusta»…

Con Amore.

 💚

P.S.: nell’immagine che ho scelto, vedo un volto.. è la stessa espressione che ho io, come conclusione della riflessione.. 🙂

Cos’è il Natale?

Ho una domanda.. cosa è per voi il Natale?

Per me il Natale è la rappresentazione dell’amore più puro, degli affetti veri, è il proposito di poter essere migliori di come ci vediamo, è la bellezza dello stupore negli occhi di un bambino davanti alle luci dell’albero e dei doni, lo sfrigolio del fuoco in un camino, è l’immagine di un paesaggio innevato, o l’ascolto di canzoni natalizie che riempiono il cuore.

È anche la malinconia per la mancanza di persone care, la tristezza per un tempo ormai passato. Ma quelle persone sono e saranno sempre con noi e in noi e proprio il Natale è quel momento in cui, nel profondo del nostro cuore, nell’intimità del nostro cuore, potremmo sentire il loro amore forte, forte, forte.

Festeggiamo la nascita di Gesù come immagine di fratellanza, integrità, compassione, comprensione, sincerità, gioia, purezza di cuore, Amore, proprio quello scritto con la «A» maiuscola, tutte qualità a cui aspiriamo, ma che, di fatto, non proviamo a coltivare in noi neppure per un momento. Le vediamo talmente alte da non provare minimamente a metterle in pratica, sebbene tutti possiamo averne, anzi, le abbiamo, ma non facciamo nulla per esaltarle e manifestarle, preferiamo rimanere nel giudizio, emettendo sentenze sul comportamento degli altri, nel rancore, rimanendo rigidi sulle nostre posizioni e paure.

E così festeggiamo il Natale con il cuore sopraffatto dal giudizio, dal rancore e dalla rabbia.

Facciamoci un dono quest’anno… soffermiamoci un solo attimo, su ogni nostra azione, ogni nostro pensiero, e proviamo a riconoscere quale emozione ci si nasconde dietro.

Riconoscerle potrebbe essere il nostro vero primo Natale.

Buon Natale a tutti voi.

💚

Umanità

Umanità… questa parola mi gira in testa da un po’ di giorni…

Qual è il significato che diamo a questo termine? Sul vocabolario Treccani  online ho trovato, tra le altre, questa definizione: «Sentimento di solidarietà umana, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini».

Mi guardo attorno e vi chiedo: dove è finita la nostra Umanità?

Vedo o ascolto solo rabbia, odio, discriminazione, intolleranza e tanto giudizio… ma cosa è successo? O meglio, cosa abbiamo lasciato che accadesse?

Ci sentiamo i padroni del mondo e, in tanti anni, non abbiamo cambiato di una virgola il nostro comportamento, continuando a distruggere le risorse del pianeta, lasciando i nostri simili morire di fame, o, peggio, uccidere le donne o sterminarci tra noi, oppure uccidendo e mangiando cuccioli di altre specie che condividono con noi la Terra! Bell’esempio di umanità!!

Ci sentiamo superiori, migliori degli altri, ci sentiamo «nel giusto» … e diamo patenti di qualità o bravura basandoci sul nulla… la nostra idea politica è quella giusta, la nostra religione è quella giusta, la nostra interpretazione dei fatti è quella giusta, … ne siamo poi sempre così sicuri? vi invito a riflettere molto su questo, perché siamo tutti coinvolti, nessuno escluso.

Per me «Umanità» è oltre la nazionalità, il colore della pelle, il sesso o la posizione sociale! È l’esatto contrario di intransigenza, egoismo, intolleranza e supponenza!

E’ da un po’ di tempo che stiamo vedendo cose, a dir poco, insolite.. ma quella che più mi ha colpita è stata l’immagine del capo della chiesa cattolica che allontanava in malo modo una persona che aveva osato toccarlo.., sto parlando del capo della chiesa, rappresentante di Gesù che accoglieva anche i lebbrosi accanto a sé, non di uno qualunque..

Ma, poi, si è capito il vero motivo delle «dimissioni» del papa precedente? Pensavo fosse malato ma invece per fortuna non era per quello!

E perché con tutti i beni terreni (quadri, statue, ecc.) presenti in vaticano, a nessuno di loro è mai venuto in mente di venderli ad altri musei o di destinare gli introiti delle visite ai musei vaticani per le popolazioni bisognose? I quadri e le statue sarebbero comunque ammirabili, solo che ne guadagnerebbero le persone in difficoltà. Perché ci stupiamo se poi i primi a non dare l’esempio sono proprio quelli che dovrebbero rappresentare l’Amore con la “A” maiuscola? E non mi riferisco certo ai parroci che con mille difficoltà tirano avanti avendo fede cieca, o, ancora di più, ai missionari che rischiano di morire cercando di fare del bene.

Abbiamo cercato per secoli e secoli esempi, miti, idoli da osannare, imitare, pregare e non ci siamo mai soffermati a cercare in noi l’esempio a cui aspirare. Perché li vedremo cadere ad uno ad uno per poi scoprire che siamo noi quelli perfetti, anche con tutte le nostre imperfezioni, perché ciascuna di loro rappresenta per noi un insegnamento. Non troveremo mai la persona che ci ama follemente se prima non ci amiamo follemente da soli, non troveremo mai un lavoro soddisfacente se prima non siamo soddisfatti di noi stessi e di ciò che sappiamo fare. Le amicizie? Le persone restano accanto a noi il tempo necessario per farci comprendere qualcosa di noi stessi, si possono perdere lungo la strada e possiamo anche ritrovarli al momento giusto. Ma non dimentichiamo mai che tutto ciò che è al nostro esterno è solo un semplice specchio che riflette qualcosa di noi, per farcelo vedere meglio.

E quando mostriamo intolleranza, odio, discriminazione verso gli altri, in realtà la stiamo provando per noi stessi, perché quei sentimenti sono in noi e sono legati alla nostra storia, che oggi abbiamo l’opportunità unica di riconoscere e risolvere.

Non ci credere? Va bene, io ne sono veramente convinta.

Quando sentite dire che “siamo creatori” è perché i nostri pensieri si materializzano in situazioni o eventi sulla Terra, come se tutti i nostri pensieri negativi si accumulassero in un pentolone e poi si riversassero in una parte del mondo, o tra di noi, con una esplosione di violenza o di intransigenza.

Abbiamo dimenticato di essere Esseri perfetti e ci stiamo lasciando trasportare dalle emozioni più negative e tossiche che esistono. Ma anche questa è una nostra scelta, e sta a noi cambiarla, perché possiamo farlo facilmente solo volendolo. Basterebbe fermarci un momento a riflettere quando discriminiamo, offendiamo, attacchiamo o giudichiamo.. accorgersi di farlo, è già il primo passo.

Mi guardo intorno e quello che vedo è una massa di persone che ha perso la propria umanità… ma so che siamo Esseri e che torneremo presto ad essere anche Esseri Umani.

Proviamo tutti a ragionare con il cuore e non con la testa..

Vi voglio bene.

💚

VITA

Qualche giorno fa ho scattato questa foto dopo aver guardato il cielo davanti la mia casa… non so, mi è sembrato di leggere la parola «VITA», forse la scritta appare anche più chiara guardando la foto capovolta… così ho ripensato a come stiamo vivendo da quasi un anno e mezzo.
Qual è la qualità della vita che ci siamo concessi? Viviamo immersi nella paura.
La paura, come la tristezza, sono le emozioni che ci fanno star male, che rovinano e influenzano il nostro umore, e quindi la nostra qualità di vita.
La paura porta alla separazione, alla divisione.
Quello che, però, non sempre tutti ricordano è che abbiamo un antidoto naturale e molto efficace per combatterle: dobbiamo usare le emozioni positive.
Avete mai notato che, se stiamo provando gioia, allegria, spensieratezza e amore, in noi paura e tristezza scompaiono? Non possono coesistere, mai, perché, energeticamente parlando, stiamo proprio vibrando a diverse frequenze, e quando stiamo «su» con il morale, tutto sembra più leggero e vivibile, mentre nei momenti di «giù», tutto appare pesante e faticoso.
Ho scritto intenzionalmente «giù» anche se la prima parola a cui ho pensato è stato «down», come il «lockdown», guardate anche come una semplice parola ci porta giù…
L’antidoto naturale è utilizzare la gioia, l’allegria, la spensieratezza e l’amore, perché solo pronunciando queste parole, l’effetto benefico si sente e viene percepito da tutte le nostre cellule.
Mi piacerebbe darvi un consiglio: se vi sentite presi da paura o tristezza, spostate subito la vostra attenzione su qualcosa di positivo; potrebbe essere guardare un paesaggio meraviglioso, o giocare e scherzare con un bambino, guardare un programma o un film divertente, giocare come facevamo da bambini, con leggerezza e spensieratezza, mettere musica e ballare, guardare e abbracciare chi amiamo.
Non sottovalutate la potenza delle emozioni positive, possono veramente fare molto per farci stare bene!
I tempi sono quelli che sono, nessuno può sapere cosa accadrà domani, ma non dimentichiamoci mai del potere che abbiamo in noi di cambiare il nostro stato d’animo, l’umore, per tornare ad essere bambini, leggeri nell’anima e tornare a vivere.

Vi voglio bene 💚

Il vero Spirito del Natale

Qual è il significato che diamo allo «Spirito del Natale»?

Per anni abbiamo partecipato a corse, file, caos per afferrare regali, cenoni, luci, addobbi, per far apparire questa festa come quella più bella, più sfarzosa, l’albero più alto, più luminoso, i doni più grandi e costosi..

Abbiamo fatto «apparire» il Natale attorno a noi, e, probabilmente, lo abbiamo fatto sbuffando per la fatica, per il dovere di farlo, per dover rivedere qualche parente fastidioso.

Lo abbiamo reso così per anni e anni.. ma è questo il senso vero del Natale?

Proprio ora che abbiamo la sensazione che qualcosa o qualcuno ci impedisca di viverlo e sentirlo «nostro», proprio ora, proviamo a riscoprire in noi quali sono le vere emozioni di questa festa.

Se fossimo bambini e qualcuno ci avesse chiesto di parlare del Natale, probabilmente avremmo risposto con compassione, senso di fratellanza e di uguaglianza, l’essere amorevoli con gli altri, disponibili, supportarsi a vicenda.. e dove sono queste cose in noi ora? Dove?

E’ la festa che più le rappresenta, ma ora mi guardo intorno e vedo solo giudizio, critica, attacchi, schieramenti, nulla che faccia di nuovo «cantare le persone dai balconi».. o quel pianoforte con il quale un uomo intonò  Imagine di John Lennon dopo un attentato in Europa, da far accapponare la pelle per la forza e l’amore che sprigionavano da quella voce…!

Non vedo neppure la pietà compassionevole, la dolcezza nello scambiarsi uno sguardo, un sorriso, la fratellanza degli uni con gli altri, senza alcuna divisione.. Eppure questo è il Natale..

Non riusciremo a trascorrere le feste in famiglia tutti insieme, ma sicuramente possiamo sentirci uniti come una famiglia, nel pieno spirito della festa.. dipende solo da noi.

Vi auguro di riscoprire in voi tutto l’Amore e la dolcezza che nascondete con tanta cura nel vostro cuore..

Buon Natale a tutti!

🎄💚🎄

Tutto è come prima?

Pensiamo davvero di essere come eravamo sei mesi fa?

Anche se siamo tornati a vedere le partite in tv, siamo tornati a lavorare negli uffici, a fare la spesa senza le lunghe file, tutto è cambiato rispetto a prima.

Siamo stati costretti a guardarci dentro, ne abbiamo avuto paura, ma non abbiamo avuto scelta. Alcuni si sono riposati, hanno apprezzato lo stare in casa e vivere a dimensione umana, considerando la casa come un rifugio sicuro e confortante; altri hanno sofferto una prigionia e una inattività anomala, hanno risentito della impossibilità di frequentare parenti e amici, moltissimi hanno dovuto affrontare problemi economici esistenziali, molti si sono ritrovati pesantemente soli.

Le cose dentro di noi, nel nostro cuore, sono state difficili da comprendere ma inesorabilmente abbiamo dovuto affrontare le nostre paure, le nostre tristezze, perché non potevamo superarle senza averle attraversate.

Siamo uguali a prima? Proprio no.. il cambiamento che, nonostante noi, è avvenuto, ci porterà a mantenere una attenzione diversa per molte cose.. abbiamo avuto la possibilità di tornare umani e da questo non torneremo indietro.

Diamo risalto alle belle cose, alla gioia, all’unione, non alimentiamo sentimenti di odio, giudizio e rabbia.. fanno solo stare male noi e gli altri ..

Ed è ora di dire basta allo stare male.. viviamo nella gioia e nell’amore, perché abbiamo finalmente aperto il cuore alla vita..!

💚